domenica 2 maggio 2010

Spirito del tempo

"Credo di avere passato 30 anni della mia vita, i primi 30 per cercare di diventare qualcosa. Volevo diventare bravo nel fare le cose... Volevo diventare bravo a tennis, bravo a scuola, nei voti... E tutto lo vedevo in qualche modo in questa prospettiva... Non vado bene cosi' come sono, ma se divento bravo nel fare delle cose... mi sono reso conto che giocavo il gioco sbagliato, perche' il gioco era scoprire quello che gia' ero."

"Ora, nella nostra cultura siamo stati abituati a far emergere le differenze individuali, quindi si guarda ad ogni persona e immediatamente ci colpisce... piu' brillante, piu' stupido, piu' vecchio, piu' giovane, piu' ricco, piu' povero... e facciamo tutte queste distinzioni dimensionali, li inseriamo in categorie e li trattiamo in quel modo. E cosi' vediamo gli altri separati da noi stessi, nella maniera in cui essi sono stati separati... Uno degli aspetti piu' sconvolgenti della conoscenza dell'altro e' quella di trovarsi con un'altra persona ed improvvisamente accorgersi di tutte quelle cose in cui loro ti rassomigliano e non quelle per le quali sono diversi da te, e provare l'esperienza del fatto che l'essenza di cio' che e' in te e' l'essenza di cio' che e' in me, una unica. La comprensione che non c'e' l'altro, c'e' una cosa sola."

Zeitgeist, 2007

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