giovedì 26 agosto 2021

L'unico peccato

Quando frequentavo la quinta elementare alla Scuola Istiqual, avevo un mullah che ci insegnava religione. [...] Un giorno ci disse che l'Islam considerava il bere alcolici un peccato terribile. I bevitori avrebbero dovuto rispondere del loro peccato nel giorno del Qiyamat, il Giudizio Universale. A quel tempo a Kabul erano molti a consumare alcolici regolarmente. E benché non fosse prevista la fustigazione pubblica, gli afgani lo facevano in privato, per rispetto delle convenzioni. [...]

Un giorno nello studio di Baba, gli raccontai ciò che ci aveva raccontato il Mullah Fatiullah Khan. Si stava versando un whisky. Ascoltò, fece un cenno di assenso, bevve un sorso, poi si sedette sul divano di pelle, mise il bicchiere sul tavolo e mi prese sulle sue ginocchia. [...]

"Lascia perdere quello che ti insegna il mullah. C'è un solo peccato. Uno solo. Il furto. Ogni altro peccato può essere ricondotto al furto. Lo capisci?" [...]

"Se uccidi un uomo, gli rubi la vita" continuò. "Rubi il diritto di sua moglie ad avere un marito, derubi i suoi figli del padre. Se dici una bugia a qualcuno, gli rubi il diritto alla verità. Se imbrogli, quello alla lealtà. Capisci?" [...]

"Se Dio esiste, spero che abbia cose più importanti da fare che spiare se bevo alcolici o mangio carne di maiale."

Khald Hosseini, "Il cacciatore di aquiloni", Piemme 2004 

Frank Zappa vs. Joe Pine

 Negli anni '60 una rete californiana mandava in onda uno spettacolo condotto da un intrattenitore di nome Joe Pine, che si distingueva per l'atteggiamento caustico e aggressivo che usava regolarmente con gli ospiti del programma, quasi tutti attori e cantanti in cerca di pubblicità, o rappresentanti di organizzazioni sociali e politiche marginali. I modi bruschi del conduttore miravano a provocare gli ospiti, spingendoli a una discussione vivace, a fare ammissioni imbarazzanti, o semplicemente a mettersi in una posizione ridicola. Non era raro che, non appena presentato un nuovo ospite, Pine si lanciasse in un attacco personale. Secondo alcuni, questa sua aggressività era dovuta, almeno in parte, a una grave minorazione, una gamba amputata che l'avrebbe reso particolarmente acido e ostile verso il mondo intero.

Una sera era ospite della trasmissione Frank Zappa, il musicista rock. Era ancora il periodo in cui gli uomini con i capelli lunghi facevano un certo scandalo. Non appena l'ospite si fu accomodato a sedere si ebbe questo scambio di battute:

Pine: "Dai capelli lunghi si direbbe che lei è una ragazza"

Zappa: "Dalla gamba di legno si direbbe che lei è un tavolino."

Robert B. Cialdini - "Le armi della persuasione" - Giunti, 1989

La scienza da cargo cult

Nei mari del Sud vive un popolo che pratica il "culto del cargo". Durante la guerra ha visto atterrare aerei carichi di ogni ben di dio, e ora vuole che la cosa continui. Hanno tracciato delle specie di piste; accendono fuochi ai lati; hanno costruito una capanna di legno in cui siede un uomo con due pezzi di legno a mo' di cuffie, da cui spuntano stemmi di bambù a mo' di antenne - rappresenta il controllore di volo - e aspettano che gli aerei atterrino. Hanno fatto tutto correttamente. La forma è perfetta e rispetta quella precedente: ma la cosa non funziona. Non atterra nessun aereo.

Richard P. Feynman - "Sta scherzando, Mr. Feynman!" - Zanichelli, 1988