giovedì 26 agosto 2021

L'unico peccato

Quando frequentavo la quinta elementare alla Scuola Istiqual, avevo un mullah che ci insegnava religione. [...] Un giorno ci disse che l'Islam considerava il bere alcolici un peccato terribile. I bevitori avrebbero dovuto rispondere del loro peccato nel giorno del Qiyamat, il Giudizio Universale. A quel tempo a Kabul erano molti a consumare alcolici regolarmente. E benché non fosse prevista la fustigazione pubblica, gli afgani lo facevano in privato, per rispetto delle convenzioni. [...]

Un giorno nello studio di Baba, gli raccontai ciò che ci aveva raccontato il Mullah Fatiullah Khan. Si stava versando un whisky. Ascoltò, fece un cenno di assenso, bevve un sorso, poi si sedette sul divano di pelle, mise il bicchiere sul tavolo e mi prese sulle sue ginocchia. [...]

"Lascia perdere quello che ti insegna il mullah. C'è un solo peccato. Uno solo. Il furto. Ogni altro peccato può essere ricondotto al furto. Lo capisci?" [...]

"Se uccidi un uomo, gli rubi la vita" continuò. "Rubi il diritto di sua moglie ad avere un marito, derubi i suoi figli del padre. Se dici una bugia a qualcuno, gli rubi il diritto alla verità. Se imbrogli, quello alla lealtà. Capisci?" [...]

"Se Dio esiste, spero che abbia cose più importanti da fare che spiare se bevo alcolici o mangio carne di maiale."

Khald Hosseini, "Il cacciatore di aquiloni", Piemme 2004